Cap d’Esterel 2012

Questa  estate niente aereo,  decidiamo per il mare al sud della Francia, in auto. Daniele conosce già questa stupenda costa e naturalmente ora la vuole far conoscere anche a me.

Nonostante siano i primi giorni di luglio, la strada scorre veloce lasciandoci alle spalle la mondana città di Cannes e La Napoule, con il suo trecentesco castello merlato e i suoi splendidi giardini aperti al pubblico.

Questo tratto di Costa Azzurra che da Cannes porta ad Agay, è chiamato Corniche d’Or. E’ un percorso spettacolare, lungo i promontori infuocati del massiccio dell’Estérel, paesini sul mare e spiagge di sabbia interrotte da ripide scogliere a picco sul mare.

Il nostro albergo ad Agay si chiama “Les Flots Bleus”; si trova ad un chilometro dal centro abitato ed è situato proprio sotto ad alcuni archi di un antico acquedotto romano. L’arredamento delle camere è molto originale: le camere sono a tema diverso l’una dall’altra e la nostra è in stile neo-Rococo’ e si chiama Boucle d’or.

Ancora più originale è la cena “nouvelle cousine” del ristorante dell’albergo; il tutto viene servito su eccentrici piatti, sotto un pergolato. Le portate hanno l’aspetto piccoli capolavori ma….. la sostanza è un po’ pochina. Tanto che proviamo ad ordinare qualcosa di meno elaborato, tipo “cotoletta e patatine fritte” ma ci viene gentilmente negato: lo chef fa uno strappo al suo personalissimo menu’ solo per gli ospiti bambini. Così, ceniamo in albergo solo la prima settimana; per le restanti serate mangeremo in giro, ad Agay e dintorni.

Agay è una graziosa cittadina che si  affaccia su un incantevole scenario naturale in mezzo alla pineta. Il lungomare, è costeggiato da una fila di palme, che fanno da cornice alla  spiaggia di sabbia fine. L’atmosfera è intrisa di differenti colori e profumi .

E poi conserviamo ancora nella nostra memoria una giornata di vento di fine inverno di 10 anni prima, quando in occasione del carnevale di Nizza avevamo preso un treno proprio fino ad Agay, passeggiato sul lungomare tenendoci stretti stretti e pranzato in un delizioso ristorantino…..

e poi la corsa alla stazione per non perdere l’ultimo treno per il ritorno

Il nostro primo bagno è un po’ traumatico: l’acqua è super-fredda ma che meraviglia il verde della fitta vegetazione di pini marittimi che si affacciano sul blu intenso del mare tra piccole baie e promontori.

Nella baia di Cap Dramont, circondata dalla foresta, andiamo spesso  a stenderci al sole

e a fare il bagno perché “qui l’acqua è meno fredda”.

Un pomeriggio, seguendo i tanti sentieri che conducono nell’entroterra, ci ritroviamo fra i picchi di rocce rosse del “ Massif de l’Estèrel”; nella macchia mediterranea avvistiamo qualche cervo e piccoli lepri,

mentre da molti punti si gode della vista panoramica di tutta la Corniche d’Or. 

Oggi andiamo a Saint Raphael, il vicino  centro cittadino lungo la costa. Durante il tragitto Daniele mi racconta le sue estati trascorse in questo paese, con la sua famiglia, quando aveva solo 12/13 anni. Dopo oltre 40 anni, la città è molto più caotica ed il lungomare è affollatissimo; troviamo però bellissimi il mercatino provenzale e le belle ville seminascoste tra i folti giardini. Si tratta delle lussuose residenze costruite da ricchi inglesi e francesi che a fine Ottocento scelsero Saint-Raphaël come luogo di villeggiatura.

Non poteva mancare una visita a Saint Tropez. La strada litoranea è trafficata in modo pazzesco ma ad un mare smeraldo,  inondato dal sole, si alterna l’ombra della vegetazione rigogliosa; spuntano, qua e là, pittoreschi villaggi dalle case basse e dalle strette viuzze in pietra.

Il porticciolo chic e la chiesa di Saint Tropez ci piacciono molto. Alle pareti di alcune piccole boutiques ancora sono esposte, come icone, le fotografie di Brigitte Bardot.

Verso il tramonto, il colore rosso predomina e tutto è delicatamente dolce; capisco la scelta di questi luoghi come “buen retiro” fatta da artisti, scrittori e poeti dall’ottocento ad oggi.

Nota curiosa:  “ Questo  tratto di costa è  legato allo scrittore-pilota Antoine de Saint-Exupery, autore del celebre “Il Piccolo Principe”.  Trascorse qui la sua infanzia prima di scomparire, in circostanze misteriose nel 1944. Il suo nome è ricordato ancora oggi da una targa posta sul muro del faro della Baumette e da una fontana, eretta in sua memoria sulla piazza del castello di Agay ”.